All'ultimo piano di un edificio esistente, il progetto ipotizza una "casa double" che raddoppia se stessa in perfetta simmetria, come un riflesso nello spazio. La demolizione dei diaframmi interni genera un unico organismo abitativo fluido, dove i confini tra le funzioni si dissolvono in favore di una continuità spaziale assoluta. La particolare collocazione in quota trasforma la casa in una sorta di osservatorio urbano: le ampie superfici vetrate, ora libere da partizioni, moltiplicano la relazione visiva con l'orizzonte, creando un dialogo ininterrotto tra interno ed esterno. La simmetria, più che un esercizio formale, diventa dispositivo percettivo, raddoppiando non solo gli spazi ma anche le prospettive sulla città.
Perched atop an existing building, this "double house" replicates itself in mirror symmetry, creating an architectural mise en abyme. The removal of internal partitions transforms the apartment into a fluid continuum where spatial boundaries evaporate. Its elevated position turns the dwelling into an urban belvedere: unobstructed glazed surfaces intensify the visual connection with the skyline. Here symmetry operates as a perceptual device, doubling not just spaces but also the panoramic engagement with the city below, making architecture the frame for an ever-changing metropolitan tableau.